1° Study trip alla scoperta del riso di Camargue IGP e di un territorio vocato alla risicoltura sostenibile
Si è svolto il 4 e il 5 luglio 2022 il primo study trip del progetto Sustainable EU Rice – Don’t Think Twice.
Un gruppo eterogeneo di stakeholder composto da giornalisti, blogger, chef e operatori della filiera risicola provenienti da Francia, Italia, Portogallo e Germania si è riunito in Camargue per scoprire questo territorio racchiuso tra il Mar Mediterraneo e il delta del Rodano dove si concentra l’intera produzione di riso del Paese.
Il luogo d’incontro della prima giornata è stato il Sindacato dei Risicoltori di Francia e Filiera (SRFF) e il Centro francese del riso ad Arles dove il presidente Bertrand Mazel ha accolto gli ospiti che nel corso del pomeriggio hanno potuto approfondire, con il supporto di presentazioni e filmati didattici, le peculiarità e i metodi di coltivazione del riso di Camargue IGP.
Dalla teoria si è poi passati alla pratica sul campo: accompagnati dall’esperto François Clement, i partecipanti dello study trip hanno potuto vedere da vicino le risaie, che durante la primavera vengono sommerse dalle acque del Rodano, e il Centro di ricerca varietale dove vengono testate nuove varietà di riso in grado di rispondere alle esigenze del mercato e della coltivazione. Grazie alla ricerca, la produzione del riso di Camargue è in continua evoluzione, tanto che le attività sperimentali hanno permesso di proporre sul mercato circa 30 nuove varietà negli ultimi 15 anni.
La mattina del secondo giorno è trascorsa con la visita all’azienda biologica SA Biosud specializzata nella lavorazione e nel confezionamento del riso Camargue IGP e nella produzione di gallette di riso soffiato biologiche dal 1990. Il proprietario Marc Thomas ha raccontato come l’agricoltura biologica si sia affermata negli ultimi decenni soprattutto grazie alla pratica della rotazione delle colture che permette la pulizia naturale del terreno, senza l’uso di pesticidi, ed evita il ricorso a fertilizzanti chimici perché consente l’apporto di materia organica essenziale per l’equilibrio del suolo e il nutrimento delle colture biologiche.
Il racconto delle fasi di produzione e di trasformazione del riso, dalla semina alla commercializzazione, è arrivato direttamente dalla voce dei collaboratori di Thomas che hanno illustrato le varie funzioni degli impianti presenti in azienda, i cui processi sono essenziali per assicurare elevati standard qualitativi di salubrità, tracciabilità, etichettatura e autenticità del prodotto.
Nel pomeriggio, i partecipanti si sono divisi in due gruppi: il primo ha visitato il Musée de la Camargue, alla scoperta della storia e delle tradizioni del territorio, ma soprattutto delle origini delle coltivazioni di riso, che in Francia risalgono al XIII secolo; l’altro gruppo ha invece assistito alla tecnica del trapianto meccanico del riso che comporta diversi vantaggi, tra cui la maggiore resistenza delle piantine, il risparmio nell’uso dell’acqua e un ciclo colturale più breve.
Durante il viaggio non sono mancati i momenti dedicati alla degustazione, tra pranzi e cene a base di piatti della tradizione in grado di esaltare le qualità del riso camarghese, come le guance di toro brasate accompagnate da riso rosso e il riso al latte con albicocche. Lo study trip è stato un’occasione per creare connessioni tra diversi stakeholder del settore e per approfondire la conoscenza della risicoltura francese che in Camargue rappresenta la seconda attività dopo il turismo, con 160 risicoltori che producono 65mila tonnellate di riso all’anno – il 2% della produzione europea – su 11mila ettari di terreno (dati 2022).